Elemento
principale...
risultato del contrasto
immaginato
dal desiderio di veder l’espressione dei tuoi occhi
nel
misto candido color di un giardino d’inverno.
Medica
è la luce che penetrando tra i capelli,
si adagia al petto di un fantascientifico
uomo.
La
meridiana lascia poco tempo alla ricerca
e
poco tempo è vero resta al litigio
espresso
con parole nate dall’astuzia.
Il
mio miglior sonno fu quello legittimato dal fiato di un germoglio.
Alata
maestria nell’ingaggiar carezze preoccupanti e seduttrici,
fa
parte di un progetto sottile e complice di una gelosia
che
poco ha di tuo,
o
mio magnifico Amore.
Scopro
innanzi al passo che sto azzardando,
un
petalo sfuggito al suo corpo,
esso
dà subito senso di abbandono
e
forse di libertà ricercata,
ci
si curva per raccoglierlo,
ma
il vento leggendo le sensazioni dell’animo
lo
trascina verso limpide acque,
testimoni
di un trascorso celato anche a Dio.
Mentire
forse è servito a poco,
il
casto amico del cielo
rimanda
sulle bionde chiome proposte indecenti,
come
ad esempio strappare i colori dal dipinto
che
raffigura il nostro passato,
debellare
dalla mente la nudità gettata spesse volte
tra
rugiada di campo,
aggiungere
note ad antichi canti
rilegati
in poemi che insegnano la vita.
Maestro
dell’unione,
trafiggi
il secolo della separazione delle genti
con
la formazione del pensiero e della carità,
influisci
nell’animo religioso
mostrando il rosso del proprio sangue
prosciugato
in polveri sconosciute,
applaudi il chiasso di una deflagrazione,
così
da fa voltar le spalle
al
seminatore
di morte prima ch’egli incontri
l’ultima
luce a sua disposizione.
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