Ascoltando
il
vento…
macchie
di vernice cruda detraggono lo sguardo
dal
quale si ammira la serenità
di
cui ti copri durante il freddo inverno.
Le
ruote di un carro lasciano profondi solchi
sul
terreno circostante l’animo mio,
ormai
ingrigito come il cemento sottostante
le
carni di un vecchio uomo.
Un
apostrofo di gioia nella corsa di un fanciullo,
tra
fiori inseriti in un contrasto apatico
al
sole che scotta nella neve.
Il
vento si fa più forte,
avvolgo
attorno al collo mio la tua strafottenza,
è
di color arancio,
lo
stesso che in quest’istante riflette nei tuoi occhi
la
distesa di natura
immersa
tra i capelli scaraventati proprio dalla gelosia del vento
là dove si amalgamano le multiformi acque.
L’arido
della terra
riesce
a penetrare tra il bianco del tuo sorriso,
il
gelo della fantasia
ricopre
il momento sul quale adagi le vibrazioni del tuo corpo,
mentre
deponi nell’ormai silenzio il sapore del fiato…
sa
di arancio!!!
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