mercoledì 28 novembre 2018

PAG.54




Ascoltando il vento…
macchie di vernice cruda detraggono lo sguardo
dal quale si ammira la serenità
di cui ti copri durante il freddo inverno.
Le ruote di un carro lasciano profondi solchi
sul terreno circostante l’animo mio,
ormai ingrigito come il cemento sottostante
le carni di un vecchio uomo.
Un apostrofo di gioia nella corsa di un fanciullo,
tra fiori inseriti in un contrasto apatico
al sole che scotta nella neve.
Il vento si fa più forte,
avvolgo attorno al collo mio la tua strafottenza,
è di color arancio,
lo stesso che in quest’istante riflette nei tuoi occhi
la distesa di natura
immersa tra i capelli scaraventati proprio dalla gelosia del vento
 là dove si amalgamano le multiformi acque.
L’arido della terra
riesce a penetrare tra il bianco del tuo sorriso,
il gelo della fantasia
ricopre il momento sul quale adagi le vibrazioni del tuo corpo,
mentre deponi nell’ormai silenzio il sapore del fiato…
sa di arancio!!!

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