mercoledì 28 novembre 2018

PAG.58




Nell’altra stanza
il tuo corpo…
strumento impalpabile per le tue lacrime,
ma sfogo di fantasie
nelle profonde trincee dell’odio.
Il mio richiamo non passa attraverso pareti pittate di quei colori
 mancanti nei nostri momenti.
Sono solo ___tra lampadine bollenti emananti il giusto buio.
Cavalcare le sorgenti che animavano i nostri giochi.
Gli stracci che celasti imbevuti del nostro sudore
sono ancor caldi nelle spoglie di un letto rosso.
Nell’assaporar il freddo del tuo corpo
mi trema l’animo,
occhi chiusi nel raggruppar le ginocchia al viso,
le unghie s’incarnano nel palmo delle mani,
il nettare dei sogni amalgamato al gioir del giorno
che non verrà mai.

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