Nell’altra
stanza
il
tuo corpo…
strumento
impalpabile per le tue lacrime,
ma
sfogo di fantasie
nelle
profonde trincee dell’odio.
Il
mio richiamo non passa attraverso pareti pittate di quei colori
mancanti nei nostri momenti.
Sono
solo ___tra lampadine bollenti emananti il giusto buio.
Cavalcare
le sorgenti che animavano i nostri giochi.
Gli
stracci che celasti imbevuti del nostro sudore
sono
ancor caldi nelle spoglie di un letto rosso.
Nell’assaporar
il freddo del tuo corpo
mi
trema l’animo,
occhi
chiusi nel raggruppar le ginocchia al viso,
le
unghie s’incarnano nel palmo delle mani,
il
nettare dei sogni amalgamato al gioir del giorno
che
non verrà mai.
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