Il
testimone
del silenzio vivente in te, o stelo
della speranza,
ha
raccontato del fascino adottato quando con ritagli di cartoni
costruivi
collage
per il prossimo futuro.
Non
è stato difficile modellare lo scheletrito tavolo
sul
quale vi era prepotentemente adagiato
il
contastorie di una fragile fanciulla.
Da
esso nasceva un generoso linguaggio
dal
quale erano tratti plebisciti d’amore.
L’esilità
della sapienza espressa in cartaceo,
portava
a proteggere con forza fisica
i
chiari segni lasciati a macerare nel nettare del tuo essere.
E’
simpatico il modo con il quale sono stilizzate
le
lampade di questo luogo,
esse
tormento assai fastidioso
per
chi catturando le ombre del bene,
le
cela nell’infero del proprio animo.
Così
facendo la corteccia che s’innalza davanti al sole,
darà
un frutto molto ricercato
essendo
uno dei pochi nati con il puzzo della cenere.
Le
sembianze giostrate in modo da far confondere
chi
ascolta il racconto del giorno
hanno
una determinante affinità con gli stessi ostacoli,
incontrati
per avvicinarmi al prato
morsicato
all’inverosimile da creature affamate e disidratate,
il
volerne accarezzare qualcuna è principio di assoluzione
verso
l’atto commesso da chi vivente nel fantastico,
è
riuscito a dar prurito alle rosee carni.
E’
contrastante minimizzare l’offesa,
ma
la
nobiltà dell’impressionista,
riuscirà
ad istaurare un legame omogeneo
tra
la pittura ed il canto del prossimo destino.
Non
è desolante il cammino tra pietra lavica,
si
gestisce acutamente il tempo che occorre
per
tradurre dal nero pece calpestato
il
bagliore proveniente da un pallido germoglio solitario.
Sospeso
ad una luminaria vi è il solito: auguri!!
E
chi vi cammina al fianco lascia con orgoglio
tra
le mani di chi la sta accendendo
un
petalo proveniente dall’imperfetto
poc’anzi
custodito nel proprio cuore.
L’improvviso
silenzio sconcerta,
è
molto strano non udir clamori di gioia
mentre
si è invasi da festanti carri,
portatori
di buffoni quali coreografi di commedie,
recitate
in piazze stanche di ospitare vasi di cemento
da
cui ogni donna che ha in grembo il giorno che verrà
attende
di accarezzare il fiore nascente
testimone
di un esistente mondo
contrapposto all’oggi.
Nessun commento:
Posta un commento